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Socrate: la forza del dialogo

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                                                                       SOCRATE Una delle figure fondamentali per lo sviluppo non solo della pedagogia, ma di tutto il pensiero occidentale: Socrate. Socrate dedica la sua vita alla filosofia: trasmette un insegnamento morale. Socrate insegna ai suoi interlocutori che molte loro convinzioni sono solo opinioni infondate e li conduce alla continua ricerca della verità. Attraverso il dialogo, sottopone gli interlocutori a un complesso gioco di domande e risposte, mettendo alla prova le loro convinzioni. Sotto i colpi delle obiezioni di Socrate, le tesi degli avversari crollano, perché si rivelano contraddittorie. Questa confutazione apre la strada a un'autentica ricerca della verità. Questo aspetto del metodo socratico è chiamato maieutica, un termine che in greco indica l'arte della levatrice. Socrate infatti paragona la propria attività a quella di sua madre, che era una levatrice: come la madre aiuta le donne a partorir

L'educazione nel mondo greco

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                                    LA GRECIA ARCAICA  E  I  POEMI DI OMERO Le testimonianze più antiche di una forma di educazione provenienti da quest'area sono i miti. In particolare due poemi: l'Iliade e l'Odissea. I poemi sono grandi narrazioni di personaggi eroici. L'Iliade e l'Odissea sono attribuite a un cantore cieco: Omero. Esso non ha fatto altro che raccogliere e unificare leggende precedenti diffuse nell'area greca. Nei pomeri omerici compare il concetti di aretè. Questo termine significa la virtù, nel senso di capacità o abilità. Esistono quindi varie aretè. L'Iliade racconta l'assedio della città di Troia a opera degli Achei: qui ci troviamo di fronte all'aretè guerriera. Gli eroi sono esempi, modelli educativi di virtù belliche. L'Odissea narra invece delle peregrinazioni attraverso il Mediterraneo di Ulisse. Ulisse si trova in situazioni difficili che richiedono, oltre al coraggio e alla forza, una buona dose di astuzia e in

La motivazione

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                                                                                                                        LA MOTIVAZIONE  La motivazione è un fattore dinamico del comportamento umano,che attiva e dirige l'organismo verso una meta. Essa è  strettamente connessa a un bisogno,cioè uno stato di tensione provocato dalla mancanza di qualcosa avvertito dal soggetto come necessario. Lo psicologo Maslow ha interpretato i fattori motivazionali come bisogni dell' individuo,che egli classifica secondo una precisa gerarchia rappresentata da una piramide.                                                                                   Abraham Maslow Indipendentemente dalla loro natura, i vari fattori motivazionali innescano un complesso processo di attivazione. Ciò significa che l' individuo percepisce stimoli interni ed esterni, li valuta stabilisce cosa fare, quali obbiettivi vuole raggiungere e prende quindi una decisione operativa. Lo st

Film Stella

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                                                                            STELLA Francia,1977. Stella è una ragazzina di undici anni, vive con i suoi genitori sopra al bar che gestiscono. La famiglia di Stella è una schiera di disadatti e alcolisti. I genitori non prestano molta attenzione all'educazione della figlia. Stella è abituata a frequentare i clienti del bar, trascorrendo quindi molto tempo a parlare di cose inutili,trascurando i propri doveri. Infatti a scuola ha scarsissimi risultati, rischiando la bocciatura. Successivamente viene ammessa in un prestigioso istituto scolastico, all'interno del quale fa amicizia solamente con Gladys, figlia di intellettuali ebrei argentini. Le due ragazze passano tutto il giorno insieme. Stella ha trovato una vera amica, pronta ad aiutarla e sostenerla sempre. Grazie a Gladys lei ha raggiunto i suoi obbiettivi, ottenendo voti eccezionali e superando così l'anno scolastico. Da questo momento Stella prende consapevolezza di

Insegnanti e allievi

        LA  COMUNICAZIONE  NELL'ATTIVITÀ  EDUCATIVA La comunicazione educativa è una trasmissione di informazioni tra un mittente (insegnante) e un ricevente (alunno). Il messaggio deve essere trasmesso in modo efficace,tenendo conto che la comunicazione segue una dinamica circolare nella quale mittente e ricevente si scambiano i ruoli: lo studente che ascolta l'insegnante reagisce con domande,cenni del capo,espressioni del viso... La comunicazione deve essere un vero dialogo basato sulla partecipazione attiva di entrambi gli interlocutori,che si preoccupano l'uno delle reazioni dell'altro. Per evitare che il messaggio venga alterato  nella percezione del destinatario,è opportuna la metacomunicazione esplicita: il ricevente dichiara di aver ricevuto e compreso il messaggio. L'insegnante invece usa la funzione metalinguistica, che consiste nel verificare se il codice adottato viene inteso correttamente dal ricevente . E' importante che il faci

Kurt Lewin

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KURT ZADEK LEWIN  Psicologo tedesco, pioniere della psicologia sociale.Fu tra i sostenitori della psicologia della Gestalt, da cui recepì l'idea che la nostra esperienza non è costituita da un insieme di elementi puntiformi che si associano, ma da percezioni strutturate di oggetti e/o reti di relazioni, e che solo in questo campo di relazioni trovano il loro significato. Fu tra i primi ricercatori a studiare le dinamiche dei gruppi e lo sviluppo delle organizzazioni. Nacque nel villaggio di Mogilno (oggi in  Polonia ), nella Prussia del Kaiser Guglielmo II.  La famiglia era di origine ebraica. Trasferitosi con la famiglia a Berlino, dove frequentò il Liceo classico, si iscrisse inizialmente a Medicina, salvo trasferirsi dopo un anno alla facoltà di Filosofia dell'università di Berlino. Qui entrò in contatto con la filosofia dell'atto di  Franz Brentano ,  da cui trasse alcuni spunti per lo sviluppo del suo pensiero futuro (in particolare la rivalutazione dell'

Percezione visiva e schemi gestaltici

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  PERCEZIONE VISIVA E SCHEMI GESTALTICI La Gestalt ha dimostrato che la percezione visiva svolge un ruolo creativo,non registra i dati della realtà. Max Wertheimer,fondatore della Gestalt, ha individuato i principi del raggruppamento degli oggetti,si tratta di schemi innati.  - Vicinanza: raggruppiamo oggetti vicini tra loro - Somiglianza:  raggruppiamo oggetti simili tra loro  - Continuità: raggruppiamo oggetti che possono essere visti l'uno come continuazione dell'altro  - Chiusura: raggruppiamo gli elementi in modo che formino una figura chiusa, e quindi tendiamo a completare una figura nonostante le parti mancanti - Pregnanza:  raggruppiamo gli elementi che costituiscono una figura semplice, regolare e simmetrica. - Buona forma: raggruppiamo gli elementi per ottenere la figura più semplice. - Esperienza passata:  raggruppiamo gli elementi associati nella nostra esperienza precedente